STAGIONE LIRICA 2017 – VOCEALLOPERA
Nello Spazio Teatro 89, in zona San Siro a Milano, la sera del 22 novembre si è tenuta una peculiare Serata di Gala per presentare il frutto di una selezione di giovani voci atte ad interpretare due dei tre titoli che il coraggioso , per non scrivere pazzo, Gianmaria Aliverta metterà in scena con la sua nota, e vincente, formula “low cost”.
Giovani talenti che nell’arco di tre giornate hanno subito il vaglio di una giuria prestigiosa, quanto attenta, presieduta dal veterano tenore Angelo Lo Forese, mascotte dell’Associazione e angelo, a tutti gli effetti, custode vigile su tutto e tutti con una partecipazione ed un giudizio a dir poco ammirevoli.
Eccone i nomi: Marco Tutino, Fabio Luisi, Cristina Ferrari, Bruno Taddia, Francesco Ellero D’Artegna, Armando Ariostini, Francesco Lanzillotta, Ribo Carrieri, Luca Gorla, Maria Candida Morosini, Ferdinando Sulla e, ovviamente, Gianmaria Aliverta.
Le opere in cartello riflettono bene lo spirito dell’Associazione e del suo mentore. Si inizierà il 15 e 16 febbraio prossimi con Il barbiere di Siviglia, ma attenzione: quello di Giovanni Paisiello, autore di cui risaputamente corre quest’anno il bicentenario della morte e che Voce AllOpera celebrerà in leggero e giustificabilissimo ritardo, laddove il principale teatro cittadino, tempio mondiale dell’opera ha bellamente – si fa per dire – trascurato la scadenza. L’opera, con protagonisti alcuni tra I “piazzati e vincenti” della audizioni, il baritono Rui Ma (Figaro koreano) il soprano Barbara Massaro (Rosina italianissima) il tenore Néstor Lozan (Conte, ovviamente Grande di Spagna) ed il baritono Luca Vianello (veneto Don Basilio) andrà in scena per la regia di Aliverta e con la direzione del giovanissimo Maestro Ferdinando Sulla proprio al Teatro Spazio 89.
Ivi il 22 e 23 marzo successivi, si potrà assistere a Madama Butterfly, propsota però nella versione del 1922 e cioè quella rivisitata per la quinta volta dal Sor Giacomo. Anche qui, come dire, Teatro alla Scala non ti temo! Sul podio l’amico Damiano Cerutti e la regia affidata – e qui sta la novità – a Yamala-Das Irmici che dovrà dar prova di abilità sempre a basso costo.
Il 3 aprile un’altra occasione ghiotta: un Concerto di Belcanto con I ragazzi dell’Accademia di VoceAllOpera istruiti da Chris Merritt.
Infine, a coronare un progetto assai ambizioso, Monteverdi col suo capolavoro assoluto: L’incoronazione di Poppea. Questa si rappresenterà in data ancora da definirsi, ma sarà in primavera inoltrata tra maggio e giugno 2017, al Mare Culturale Urbano, spazio molto coinvolgente come si è visto in una recente Traviata estiva all’aperto. Li avverranno tutte le prove, gli interpreti avranno a disposizione vitto ed alloggio ed inoltre, a carico di Voce AllOpera saranno le masterclass con I relativi prepartori: per Il barbiere di Paisiello Bruno Taddia, per la Poppea monteverdiana Sonia Prina e lo stesso Aliverta.
Nel corso della serata del 22 novembre abbiamo avuto un bel saggio finale, introdotto dal brindisi della Traviata cantato in “mobing” della sala al palcoscenico, dove si sono riuniti tutti I finalisti.
Accompagnati al piano con una cura ed attenzione magistrale dall’infaticabile Debora Mori, applauditissima per essere giunta all’ultimo minuto a salvare la serata monca del pianista.
E dunque, e in ordine abbiamo ascoltato dalla Poppea il Prologo, interpreti il soprano Arianna Miani (Fortuna) il soprano Benedetta Corti (Virtù) ed il sopranista Paolo Anzillero (Amore), un duetto tra Poppea (il soprano Elena Tereshchenko) e Nerone (il mezzososprano Elena Caccamo), il baritono Luca Vianello nell’aria del Conte de Le nozze di Figaro, il soprano genovese Sofia Pezzi impegnata in un’aria di Ottavia dall’Incoronazione, il tenore di Valencia Néstor Losàn nell’aria del Conte, ma del Barbiere di Paisiello, il soprano Dioklea Oxa ed il mezzosoprano Elena Caccamo in un altro duetto tra Poppea e Nerone, il soprano Barbara Massaro quale Rosina di Paisiello.
Per concludere, il basso friulano e di lunga carriera Francesco Ellero D’Artegna ha cantato la grande scena della morte di Seneca, con l’inciso del Liberto, cantato dal tenore Enrico Busia.
A grande richiesta e con tanta commozione di noi tutti, Angelo Lo Forese si è prodigato -all’età di 96 anni! – nel Do acuto dell’Allarmi! Della Pira provocando una prevedibile Standing Ovation.
All’impiccione, eccezionalmente accompagnato dalla Diva Australe Adelaida Negri, sua ospite e paziente in Milano, che ha seguito il tutto dalla “piccionaia” è toccato l’arduo compito di segnalare due elementi tra I bravissimi cantanti in una sorta di “Premio della critica”, assegnato senza pecunia o medaglia alcuna! C’è da dire, a mio discapito, che ero … l’unico “critico” presente in sala.
E dunque, in piccolo discorso a braccio che potrete se avete la pazienza ascoltare, ho segnalato tra I maschietti il sopranista Paolo Anzillero, merce rara in Italia e specie comunque da proteggere ed incentivare e poi il soprano Sofia Pezzi, dalla vocalità in fieri per quanto riguarda la identità di soprano o piuttosto di mezzosoprano, ma dal temperamento e dalla musicalità già notevolissimi.
Rimarcando, comunque, l’ottimo anzi superlativo livello generale dei finalisti, alcuni dei quali già a me noti ed in carriera: Néstor Lozan, Elena Caccamo e Barbara Massaro che ho già più volte apprezzato e recensito.
Andrea Merli