BARCELLONA: TRILOGIA DA PONTE – MOZART, 8 – 9 – 11 aprile 2022

BARCELLONA: TRILOGIA DA PONTE – MOZART, 8 – 9 – 11 aprile 2022

TRILOGIA DA PONTE – MOZART

 

 

DON GIOVANNI

Regia Ivan Alexandre

Direttore Marc Minkowski

Personaggi e Interpreti:

  • Don Giovanni Alexandre Duhamel
  • Il Commendatore / Masetto Alex Rosen
  • Donna Anna Iulia Maria Dan
  • Don Ottavio Julien Henric
  • Donna Elvira Arianna Vendittelli
  • Leporello Robert Gleadow
  • Zerlina Alix Le Saux

Assistente alla regia Romain Gilbert
Scene Antoine Fontaine
Coreografia Nathalie Van Parys
Costumi  Antoine Fontaine
Luci Ivan Alexandre, Nicolás Fischtel
Assistente alla direzione di scena Anna Ponces
Produzione Drottningholms Slottsteater
Coro del Gran Teatre del Liceu  – direttore del coro Pablo Assante
Orchestra Sinfonica del Gran Teatre del Liceu

 


COSI FAN TUTTE

Regia Ivan Alexandre

Direttore Marc Minkowski

Personaggi e Interpreti:

  • Fiordiligi Ana-Maria Labin
  • Dorabella Angela Brower
  • Ferrando Julien Henric 9 aprile, James Ley 13,21,25 aprile
  • Guglielmo Florian Sempey 9,13 aprile,  Robert Gleadow 21,25 aprile
  • Despina Miriam Albano
  • Don Alfonso Alexandre Duhamel

Assistente alla regia Romain Gilbert
Scene Antoine Fontaine
Coreografia Nathalie Van Parys
Costumi  Antoine Fontaine
Luci Ivan Alexandre, Antoine Fontaine, Tobias Hagström Ståhl
Assistente alla direzione di scena Anna Ponces
Produzione Drottningholms Slottsteater
Coro del Gran Teatre del Liceu  – direttore del coro Pablo Assante
Orchestra Sinfonica del Gran Teatre del LiceuEscenografiaAntoine Fontaine

 


LE NOZZE DI FIGARO

Direttore Marc Minkowski

Regia Ivan Alexandre

Personaggi e Interpreti:

  • Conte d’Almaviva Thomas Dolié
  • Contessa d’Almaviva Ana-Maria Labin
  • Susanna Angela Brower 7,19 aprile,  Arianna Vendittelli 11,23 aprile
  • Figaro Robert Gleadow
  • Cherubino Lea Desandre
  • Marcellina Alix Le Saux
  • Bartolo / Antonio Norman D.Patzke
  • Basilio / Don Curzio Paco Garcia
  • Barbarina Mercedes Gancedo

Assistente alla regia Romain Gilbert
Scene Antoine Fontaine
Coreografia Håkan Mayer
Costumi Antoine Fontaine
Luci Ivan Alexandre, Antoine Fontaine, Tobias Hagström Ståhl
Produzione Drottningholms Slottsteater
Coro del Gran Teatre del Liceu  – direttore del coro Pablo Assante
Orchestra Sinfonica del Gran Teatre del Liceu

 

Gran Teatre del Liceu, 8, 9 e 11 aprile 2022


In rapida successione e per una serie di recite che quasi si accavallano, la direzione del Liceu propone la Triologia Da Ponte / Mozart in una sorta di “Festival” Marc Minkowski, comprando un pacchetto comprensivo di solisti e produzione (unica per tutte e tre le opere, con scarsi e quasi irrilevanti cambiamenti di scena) procedente dal Drottningholms Slottsteater di Stoccolma.

LICEU Trilogia Mozart – Da Ponte
Photo©Mats Bäcker

Sulla abilità e fantasia del celebre direttore francese specialista di musica barocca, fagottista sotto la direzione di René Clemencic e fondatore nel 1982 de “Les Musiciens del Louvre”, non si discute. E’ palese che egli ami molto Mozart e si diverta un mondo nel dirigere a ritmo di danza, sottolineando con ampi gesti e quasi ballando sul podio, e ciò si trasmette contagiosamente a gran parte del pubblico. Il “barocchizzare” Mozart, però, comporta come rovescio della medaglia: una certa secchezza cui si somma un’enfasi – mai sentite prima d’ora le sinfonie dirette con tempi così stringati e con dinamiche altrettanto esasperate – in mancanza di un maggior volo lirico, che solo a tratti, dilatando i tempi in pianissimo dove si perde quasi la linea musicale, ne emerge. Seguito in ciò a puntino dalla professionale orchestra del Liceu, che fatica non poco a seguirne gli attacchi – alcuni sbandamenti negli ottoni parrebbero imputabili a ciò – in una lettura personalissima che il pubblico dimostra di apprezzare, riservandogli un’accoglienza trionfale.

LICEU Trilogia Mozart – Da Ponte
Photo©Mats Bäcker

Le versioni scelte seguono una logica plausibile: la “Praga” per Don Giovanni, quindi senza le arie aggiunte per Vienna “Dalla sua pace” per Don Ottavio e “Mi tradì quell’alma ingrata” di Donna Elvira, ma con l’intero, e pure viennese, “vaudeville” finale. Quasi integrale il Così fan tutte, con qualche opportuno taglio di recitativi; viceversa monco delle arie di Marcellina e Don Basilio il quarto atto delle Nozze e sinceramente, ascoltati gli interpreti, gliene siamo grati. Si aggiunga l’assenza del coro nelle Nozze, sostituito dai solisti e con la “canzoncina” delle due  “verginelle” nel secondo atto, “Amanti costanti”, intonata da Cherubino e Barbarina. Scelta incomprensibile.

LICEU Trilogia Mozart – Da Ponte
Photo©Mats Bäcker

L’handicap dell’intera operazione si è rivelato, purtroppo, un cast formato da cantanti insufficienti, non dicasi per un teatro così grande (il Liceu, col Colòn di Buenos Aires, è la più vasta sala di teatro all’italiana nel mondo) piuttosto per la tradizione musicale ed il livello che si pretende da un teatro di primaria importanza a livello mondiale, sicuramente il primo in Spagna. Nel Don Giovanni il migliore è parso di gran lunga il giovane Masetto del basso Alex Rosen, che ha vestito pure i panni del Commendatore: una voce ben timbrata, musicalmente ineccepibile, interprete valido e dalla pronuncia pressocché perfetta, cosa che non si è potuto dire sempre degli altri, iniziando dal mediocre  protagonista, il basso Alexandre Duhamel, il quale è risultato anche pessimo Don Alfonso. Leporello, Robert Gleadow, ha risolto con un’interpretazione sopra le righe la parte, cercando così di nascondere magagne vocali, cosa che non gli è riuscita nel Figaro delle Nozze, dove ha raccolto dei sonori “buh” dopo il suo stonacchiato “Non più andrai”. La tripletta degli “inascoltabili” si conclude con il Conte Almaviva di Thomas Dolié, anche lui salutato da sonore contestazioni dopo l’aria del secondo atto “Vedrò mentr’io sospiro”. Rimarchevole, invece, il baritono Florin Sempey, ottimo Guglielmo. Accettabile il Don Ottavio e quindi Ferrando del tenore Julien Henric, sebbene sbiancato di timbro.

LICEU Trilogia Mozart – Da Ponte
Photo©Mats Bäcker

Relativamente meglio le donne, ma pur sempre con diversi limiti, il primo quello di essere timbricamente uniformi: in particolare la coppia formata da Fiordiligi, anche Contessa Rosina, il soprano Ana Maria Labin, affetta da un certo vibrato in acuto e Dorabella, soprano pure lei, Angela Brower. Citiamo la Donna Elvira, meglio come Susanna, di Arianna Venditelli, l’infantile, anche nella voce, Cherubino di Lea Desandre. Acerba, per non dire altro, la Despina “mascolina” di Miriam Albano, che la regia riduce ad una sorta di caricaturale Gian Burrasca.

LICEU Trilogia Mozart – Da Ponte
Photo©Mats Bäcker

Lo spettacolo: una scena fissa costituita da un teatrino centrale con le quinte fornite da teli diversi, unica differenza tra i tre titoli. Il regista Ivan Alexandre vi tesse una regia dinamica e ben architettata, molto “piaciona” per le molte gags, alcune al limite del buon gusto. Per esempio il “catalogo” di Don Giovanni impresso sulla pelle di Leporello che, dunque, si denuda e dove la lista spagnola, quella più lunga, è scritta sulla schiena e pure sul fondo schiena esibito disinvoltamente a Donna Elvira che gli cala le mutande. Nel Così, Fiordiligi sviene alla notizia che il suo Guglielmo è richiamato al campo, il che dà adito ad un breve dialogo extra tra Alfonso e Dorabella… in inglese! E via di seguito con altre amenità. L’intenzione registica  sarebbe quella di legare il tutto con l’evoluzione di Cherubino a libertino Don Giovanni e finalmente Don Alfonso, ormai assuefatto al sesso e dunque misogino. Lo si dovrebbe capire dalla casacca che Figaro fa indossare al paggio e che vestono poi Don Giovanni e Don Alfonso per essere infine ereditata da Despina, appunto in versione maschile. Quel che è troppo è troppo. Scena e costumi di Antoine Fontaine, luci di Ivan Alexandre e Tobias Hagstrom Stahl.

Gran successo finale e dunque forse è il pubblico ad aver ragione: contenti loro, beati tutti.      

Andrea Merli 

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