DRESDA: Elektra – Richard Strauss, 8 maggio 2022

DRESDA: Elektra – Richard Strauss, 8 maggio 2022

Elettra

Richard Strauss

Tragedia in un atto

Libretto di Hugo von Hofmannsthal


Direttore Christoph Gedschold
Regia Barbara Frey

Personaggi e Interpreti:

  • Klytämnestra Doris Soffel
  • Elektra Lise Lindstrom
  • Crisotemi Allison Oakes
  • Aegisth Jürgen Müller
  • Orest Markus Marquardt
  • Pfleger des Orest Tilmann Rönnebeck
  • Vertraute Christiane Hossfeld
  • Schleppträgerin Ute Selbig
  • Junger Diener Sven Hjörleifsson
  • Alter Diener Matthias Henneberg
  • Aufseherin Sabine Brohm
  • 1° Magd Michal Doron
  • 2° Magd Justyna Ołów
  • 3° Magd Simone Schröder
  • 4a Magd Roxana Incontrera
  • 5. Magd Tuuli Takala

Sächsischer Staatsopernchor Dresda
Sächsische Staatskapelle Dresda

Scene Muriel Gerstner
Costumi Bettina Walter
Progetto illuminotecnico Gérard Cleven
Coro Jonathan Becker
Drammaturgia Micaela von Marcard

Generosamente sostenuto dalla Fondazione Semperoper

Semperoper, 8 maggio 2022


Elektra – Semperoper Dresden

Grande emozione ascoltare Elektra alla Semperoper, ovvero nel teatro che ne vide il debutto. Protagonista, se me lo consentite, la splendida Staatskapelle di Dresda, semplicemente favolosa in questo repertorio. Suono compatto, perfezione di ogni singolo settore, inziando dagli ottoni spesso problematici in altre compagini musicali e molto presenti nell’orchestrazione di Strauss. Tutto scorre in una temperie in crescendo, laddove le aspere sonorità si alternano a oasi di grande espansione lirica, sino a raggiungere l’apice in un finale in crescendo di tensione musicale e drammatica. Merito, ovviamente, della solida direzione di Christoph Gedschold che dal podio ha condotto in porto una recita assai felice per l’elezione pure di un cast assolutamente adeguato in ogni ruolo, emergendo come è lecito aspettarsi la struggente Elektra del soprano Lise Lindstrom, dalla voce lirica, estesa su tutta la gamma, dotata di un timbro penetrante e squillante in acuto e di una zona medio grave più che sufficiente. L’interprete, infine, di notevole livello e presa drammatica. Non meno apprezzabile la Chrysothemis del soprano Allison Oakes, dotata di una voce ricca in armonici, ben impostata e molto abile anche scenicamente nel rendere i  fremti, i timori e le ansie della sorella infelice. Autorevole e sempre vocalmente notevole Doris Soffel, che ritroviamo nella parte di Klytemnestra,perfettamente calata nella parte e credibile nel suo procedere nevrotico.

Elektra – Semperoper Dresden

In un’opera quasi tutta al femminile, hanno saputo emergere con precisione musicale e giusta caratterizzazione l’Aegisth del tenore Jürgen Müller, insinuante e petulante e l’Orest del baritono Markus Marquardt. Benissimo tutti gli altri interpreti, prevedibilmente collaudatissimi in questa ripresa dello spettacolo firmato da Barbara Frey per la regia, con le scene di Muriel Gerstner, i costumi di Bettina Walter, le luci di Gérard Cleven.

Elektra – Semperoper Dresden

Ovviamente, siamo pur sempre in Germania, azione attualizzata e scena unica costituita da una sorta di ingresso in costruzione (o in demolizione?) di un palazzo di giustizia, piuttosto che di una reggia o di un edificio governativo. Rimane da capire perché Elektra indossa un abito da sera luccicante (retaggio di un tempo passato? Vai a sapere) e non ci sono risparmiati i soliti cappottoni, senza i quali a quanto pare non si può fare Regie-Theater. Per un momento vengono evocati Orest ed Elektra bambini, della serie “vestivamo alla marinara”, ma va aggiunto che la drammaturga Micaela v. Marcard si è attenuta sostanzialmente alla trama originale e dunque, nell’insieme, uno spettacolo tanto prevedibile quanto, soprattutto, digeribile.

Andrea Merli

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