LAS PALMAS DI GRAN CANARIA: Manon Lescaut – Giacomo Puccini, 24 febbraio 2022
Manon Lescaut
opera in quattro atti
di Giacomo Puccini
Prima rappresentazione 1º febbraio 1893 al Teatro Regio di Torino
Direttore Antonello Allemandi
Regia Carlo Antonio de Lucia
Manon Martina Serafin
Des Grieux Murata Karahan
Lescaut Youngjun Park
Geronte Jeroboám Tejera
Posadero César Morales
Edmondo César Arrieta
Un musico Lara-Clare Bordeaux
Maestro di ballo/Un lampionaio Mario Méndez
Comandante di Marina – Julian Padilla
Sergente – Luciano Miotto
Scene – Carlo Antonio de Lucía / Daniele Piscopo
Luci – Ibán Negrín
Orchestra Filarmónica de Gran Canaria
Coro del Festival de Ópera
Direttore del Coro Olga Santana
In collaborazione con Teatro Nacional de Lviv
Teatro Pérez Goldòs, 24 febbraio 2022
La 55esima stagione d’opera a Gran Canaria, col titolo di Festival dedicato ad Alfredo Kraus, sotto l’egida dell’ACO Asociacòn Canaria Amigos de la Opera, ospite del glorioso Teatro Pérez Galdòs, si è aperta finalmente senza restrizione di pubblico, seppure rispettando i protocolli dettati dal persistere della pandemia, che a Gran Canaria hanno imposto l’esecuzione dell’opera senza intervalli per evitare agglomerazioni di pubblico, con la Manon Lescaut di Puccini.
Non senza incidenti di percorso, giacché non colpisce solo il dannato virus del Covid, ma le tracheiti stanno sempre in agguato, nonostante il clima subtropicale dell’Isola. E così la prevista Maria José Siri, attesa protagonista dell’opera, ha dato forfait all’antigenerale; per fortuna s’è trovata libera – certo non nei paraggi – il soprano austriaco Martina Serafin, di lunga, collaudata carriera.
E’ stato, nell’urgenza, un colpo di fortuna giacché si tratta di un’artista coi fiocchi: musicalmente centratissima – qui si riporta della seconda recita – di vocalità prestigiosa e grande luminosità timbrica, con un acuto sicuro e sostenuto senza sforzo, curata nel fraseggio, assai partecipe nella recitazione condotta con grande padronanza scenica. Bene l’ingresso, in crescita sia nelle sognanti “Trine morbide” che nella civettuola “L’ora, o Tirsi”, di forte impatto drammatico in “Sola, perduta, abbandonata” nell’ultimo atto; giustamente festeggiatissima dopo le singole arie e quindi alla ribalta finale.
Des Grieux era il tenore turco Murat Karahan, in crescita pure lui in corso d’opera dopo un inizio titubante, quasi non fosse padrone della parte, e con un’emissione piuttosto intubata. E’ il rischio di chi forza una voce squisitamente lirica, dal timbro molto pregevole va detto, in un ruolo che richiederebbe un lirico spinto. Il tiro però è stato corretto già nel secondo atto, dove ha delineato un personaggio appassionato nel duetto con Manon e, soprattutto, nel quarto atto, in tutti i sensi – pure quello teatrale – il meglio riuscito.
Lo spettacolo, in coproduzione con l’Opera di Sebastopoli (ahinoi, oggi in primo piano per i venti di guerra) è stato piuttosto deludente nella sua convenzionalità. La scena incorniciata da quinte che potevano – e forse volevano essere – le paratie di una galera, è stata risolta con delle proiezioni e scarso attrezzo. La regia quasi inesistente è stata firmata da Carlo Antonio De Lucia, le scene da Daniele Piscopo, le luci da Iban Negrin.
Viceversa la parte musicale poteva contare sulla salda professionalità di Antonello Allemandi, a capo della locale Orquesta Filarmonica de Gran Canaria e del Coro ACO istruito da Olga Santana. Un buon ritmo narrativo e l’adeguato sostegno al palcoscenico, con il “plus” di un Intermezzo di forte tensione emotiva. Nel resto del cast vanno sottolineate le ottime presenze del baritono koreano Youngjung Park, Lescaut dalla voce ampia, sonora e di bel colore ambrato, facile all’acuto e autorevole in basso; il Geronte del basso di Tenerife Jeroboan Tejera, assai ben interpretato sia scenicamente che vocalmente; della lista dei ruoli di fianco, il gradevole Edmondo, e quindi Lampionaio, del tenore di César Arrieta, l’Oste del baritono César Morales, il Maestro di ballo del tenore Mario Méndez, il Sergente di Luciano Miotto ed il Comandante Julian Padilla. Assai carino e disinvolto fisicamente il Musico interpretato da Lara-Claire Boudeaux, sebbene vocalmente declinabile.
Successo caloroso, con punte di entusiasmo per i due protagonisti.
Andrea Merli