NOVARA: Madama Butterfly 24 Febbraio 2017
Opera in tre atti
Musica di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
dalla novella omonima “Madame Butterfly” di J.L.Long.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904
Direzione d’orchestra: Matteo Beltrami
Regia: Renato Bonajuto
Personaggi e Interpreti:
Madama Butterfly / Cio-Cio-San (soprano): REBEKA LOKAR
Pinkerton (tenore): IVAN DEFABIANI
Suzuki (mezzosoprano): SOFIA JANELIDZE
Sharpless (baritono): SERGIO BOLOGNA
Goro, nakodo (tenore): JORGE JUAN MORATA
Lo zio Bonzo (basso): ENRICO RINALDO
Il Principe Yamadori (tenore): LORENZO MALAGOLA BARBIERI
Kate Pinkerton (mezzosoprano): VITTORIA VIMERCATI
Orchestra Carlo Coccia
Allestimento Fondazione Teatro Coccia Onlus
Produzione Fondazione Teatro Coccia Onlus
Butterfly a Novara…Questa volta Roberto Cucchi mi ha tolto le parole… dal becco!
E’ anche vero che se ne è parlato – e ascoltato – diffusamente proprio oggi 1° marzo, durante il collegamento “impiccionesco” con La barcaccia di RAI Radio 3. Confermo quanto scritto in recensione, ed in particolare sul clima che si respira al Coccia con la nuova gestione: quanti teatri vorrebbero lavorare con pari entusiasmo ed armonia!
I meriti spettano a tutti, ma in particolare al M° Beltrami, che ha condotto con emozionante vigore ed infallibile senso teatrale la valorosa orchestra ed il non meno partecipe coro, specie nel momento magico della “bocca chiusa” che è piovuta con effetto nostalgico dal loggione, ed a Renato Bonajuto che ha firmato uno spettacolo come non se ne vedeva da tempo, fedele al libretto e mosso con abilità estrema nel dissimulare le discrepanze tra una Butterfly alta un metro ed ottantatré centimetri e gli altri due interpreti principali, entrambi al di sotto del metro e settanta.
Di Rebeka Lokar si è scritto e detto: a dir poco stupefacente in un debutto di ruolo così impegnativo. C’è da augurarsi che questa sua performance non passi inosservata e che possa esibirsi frequentemente nei nostri maggiori teatri: per ora anticipiamo che tornerà a Novara in uno dei suoi ruoli più collaudati e felici, Abigaille in Nabucco dove, per altro, si ascolterà un protagonista che promette pure di fare faville. Non dico scaramanticamente di più.
Di Ivan Defabiani aggiungo solo che è una tra le più belle voci di tenore emerse tra quelle delle nuove generazioni, e che farà bene ad instradarla correttamente, con studio e perseveranza, per affermarsi internazionalmente e non solo in provincia. Sergio Bologna è uno di quei professionisti che ti fa fare sonni tranquilli, per la sicurezza di canto e professionalità di interprete. Della Suzuki di Sofia Janelidze oggi in collegamento Rai ho anticipato che è voce da Amneris e da Azucena prestata a Puccini, piegando l’autorevolezza e la salda vocalità ad un ruolo che richiede dolcezza, umanità e confortante suadenza.
Infine non posso dimenticare la piccola Susanna Gallese, nel ruolo di Dolore a cui in questo caso ed in virtù delle precoci capacità attoriali è stato concesso uno spazio ed un rilievo inusuali; ha davanti a lei un futuro di novella Shirley Temple e probabilmente di grande attrice quando sarà, appunto, grande.
Andrea Merli