Nel 1969 la meritoria casa editrice milanese Fratelli Fabbri lanciò in edicola a fascicoli una coraggiosa inziativa che ebbe una vasta accoglienza in epoca predigitale e quando costruirsi una discoteca di opera non era accessibile a tutti. Al prezzo, non trascurabile per i tempi, ma sostenibile di 840 lire si iniziò con Il trovatore che fu, impiccionescamente parlando, la mia prima edizione discografica. Nel corso dei mesi, poiché i titoli