NOVARA: Madama Butterfly – Giacomo Puccini, 21 gennaio 2024

NOVARA: Madama Butterfly – Giacomo Puccini, 21 gennaio 2024

Madama Butterfly

opera in tre atti di Giacomo Puccini

su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

tragedia giapponese
dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro

Direttore José Miguel Pérez Sierra
Regia Renato Bonajuto

Personaggi e Interpreti:

  • Madama Butterfly (Cio-Cio-San) Francesca Sassu 
  • Suzuki, servente di Cio-Cio-San Anna Malavasi
  • Kate Pinkerton Eleonora Filipponi
  • F. B. Pinkerton, Tenente della marina degli U.S.A. Valerio Borgioni 
  • Sharpless Console degli U.S.A. a Nagasaki Angelo Veccia 
  • Goro, Nakodo Marco Miglietta
  • Il principe Yamadori / Il Commissario imperiale Xiaosen Su
  • Lo zio Bonzo Emil Abdullaiev
  • L’ufficiale del registro Renzo Curone
  • Dolore Romeo Lunedei

Scene Laura Marocchino
Costumi Artemio Cabassi
Luci Ivan Pastrovicchio

Maestro del Coro Alberto Sala
Coro Schola Cantorum San Gregorio Magno

Orchestra Filarmonica Italiana

Produzione Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara

Teatro Coccia, 21 gennaio 2024

La stagione 2023 del Teatro Coccia di Novara si è chiusa con La Bohème, quella del 2024 si apre con Madama Butterfly in omaggio al centenario della morte del suo Autore.

photo©Mario Finotti

Si tratta di una fortunata e felice produzione che ha debuttato cinque anni fa, regia di Renato Bonajuto, scene di Laura Marocchino e costumi di Artemio Cabassi a cui si aggiungono le ottime luci di Ivan Pastrovicchio. Impostazione tradizionale e fedele, a partire dai “kimono” tutti originali e importati dal Giappone che vestono il coro e e le due principali protagoniste femminili, Cio-cio-san e Suzuki, passando per la scena i cui pannelli sono stati dipinti a mano con colori naturali. Ogni didascalia del libretto, ogni elemento scenico sono rispettati con grande dettaglio ed accuratezza, il risultato visivo è stato una vera gioia per gli occhi ed ha ottenuto un grande e meritato successo da parte del pubblico che ha gremito il teatro.

photo©Mario Finotti

La parte musicale ha avuto il suo punto di eccellenza nella autorevole direzione di José Miguel Pérez Sierra, che non affrontava la partitura da dieci anni, dopo lo shock che costituì per il Maestro madrileno la morte del suo mentore Lorin Maazel, avvenuta proprio mentre dirigeva il capolavoro di Puccini. E’ stato un ritorno tanto atteso quanto fortunato, optando per lettura della versione integrale – laddove nei teatri con un golfo mistico ridotto si usa la versione Panizza, approntata per un organico orchestrale ridotto – seguito con grande slancio e un suono calibrato ed omogeneo dall’ottima Orchestra Filarmonica Italiana. Grande suggestione nella esposizione musicale sostenuta da ottimi tempi e dinamiche anche infuocate. Ricca di colori e sfumature, buon sostegno per le esigenze del canto, laddove sul palco molti debuttavano le rispettive parti. Bene pure il coro Schola Cantorum San Gregorio Magno diretto da Alberto Sala.

photo©Mario Finotti

Debuttante, appunto la protagonista, Francesca Sassu. Il soprano sardo, con una lunga e proficua carriera in ruoli più leggeri, ha esibito una voce lirica di bella qualità, sebbene fosse afflitta da una fastidiosa laringite che le ha impedito di rendere al cento per cento, ma concentrandosi sul fraseggio e l’espressività è venuta onorevolmente a capo dell’impervio ruolo uscendone comunque vittoriosa, gratificata da un successo caloroso.

photo©Mario Finotti

Il 26enne tenore romano Valerio Borgioni ha pure affrontato per la prima volta il ruolo di Pinkerton. Voce di bel colore, eccellente estensione – entrambi, Butterfly e Pinkerton, hanno siglato il duetto del primo atto con uno squillante Do acuto – ha reso convincentemente il personaggio. Tuttavia, è parso un po’ troppo presto il misurarsi con questo ruolo pucciniano, essendo egli un eccellente Nemorino in Elisir e uno squillante Tonio ne La Fille du Regiment.

photo©Mario Finotti

Tra i debuttanti, vale la pena sottolineare l’eccezionale Goro del tenore Marco Miglietta, altro elemento da seguire con interesse. Il baritono Angelo Veccia, Sharpless e il mezzosoprano Anna Malavasi, Suzuki, costituiscono una vera e propria garanzia di professionalità e possono essere entrambi considerati un lusso nei rispettivi ruoli. Correttissimi il basso Emil Abdullaiev, Bonzo, il baritono Xiaosen Su, commissario imperiale e Yamadori e la sorprendente Kate Pinkerton di Eleonora Filipponi. Il piccolo Dolore, figlio di Butterfly e Pincherton, merita un capitolo a parte. Si tratta di Romeo Lunidei, un delizioso bimbo che ha compiuto cinque anni proprio il giorno dello spettacolo e che ha dimostrato di essere un attore nato di irresistibile simpatia.
Andrea Merli
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