NOVARA: Valigie d’occasione – Joe Schittino e L’occasione fa il ladro – Gioachino Rossini, 30 ottobre 2022
VALIGIE D’OCCASIONE
Musica di Joe Schittino
Soggetto di Stefano Valanzuolo
Libretto di Vincenzo De Vivo
Personaggi e Interpreti:
- Maria Chiara Fiorani
- Giobatta Semyon Basalaev
- Lucia Maria Grazia Aschei
- L’impresario Matteo Torcaso
- Il maestro di musica Tianxuefei Sun
- Il padrone di casa Davide Lando
L’OCCASIONE FA IL LADRO
Musica di Gioachino Rossini
Libretto Luigi Prividali
Personaggi e Interpreti:
- Don Eusebio Davide Lando
- Berenice Chiara Fiorani
- Conte Alberto Tianxuefei Sun
- Don Parmenione Matteo Torcaso
- Ernestina Maria Grazia Aschei
- Martino Semyon Basalaev
Direttore Marco Alibrando
Regia Matteo Mazzoni
Allievi selezionati nel progetto RossiniLab-Cantelli
Docente preparatore e direttore RossiniLab-Cantelli Giovanni Botta
Scene Matteo Capobianco
Bozzetti dei costumi ideati da IPSAS Aldrovandi Rubbiani – Sezione Moda
Costumi Silvia Lumes
Maestro al cembalo Yirui Weng
Orchestra Sinfonica Carlo Coccia
Produzione Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con il RossiniLab-Cantelli e con il patrocinio del Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini ed European Opera Academy
Teatro Coccia, 30 ottobre 2022
Il Teatro Coccia abbina alla farsa rossiniana del 1812 una nuova composizione, data in “prima assoluta” (ormai ciò a Novara non costituisce più una novità) che funge, si può ben dire, da preambolo ed introduzione. Valigie d’occasione, ammiccante anche nel titolo al gioiellino del Pesarese, viene ad essere una sorta di “Prologo” all’opera, ed il pensiero corre inevitabilmente a quello della straussiana Arianna a Nasso.
Ovviamente, sia la drammaturgia di Stefano Valanzuolo che i versi di Vincenzo De Vivo, una coppia vincente di tanti scherzi in musica, si pone come mero divertimento, ben lontano dai contenuti esistenziali e filosofici, di quello di Hofmannsthal. Così come la musica “moderna” di Joe Schettino – coloro che trenta e più anni fa vedevano in TV il Maurizio Costanzo Show lo ricorderanno bambino saccente ed impettito – s’impone di sfuggire ad etichette ed etichettatori e prevede la coabitazione di stili e citazioni, slittando tra il tonale, l’atonale ed il modale in una divertita e pure divertente conversazione sulla musica usando, come ben dice l’Autore, “i ferri del mestiere” ed addirittura, nell’economia di una durata che nel complesso supera di poco i trenta minuti, sfornando una sinfonia che ben potrebbe figurare tanto pezzo chiuso in concerto o come apertura di una nuova operetta. La trama di Valigie d’occasione è presto detta, risultando pure un anticipo della prossima opera in cartello al Coccia, le donizettiane Convenienze ed inconvenienze teatrali: metateatro con minimo intreccio di gelosia amorosa ed artistica tra le due cantatrici, villane alquanto poiché ad un bel momento si scambiano insulti tra cui spicca un sonoro “baldracca” che fa rima con “attacca”.
A tenere le fila e a dipanare sia il nuovissimo spartito che l’evergreen rossiniano ci pensa Marco Alibrando, direttore emergente tra le giovani leve, a capo della volenterosa ed entusiasta Orchestra Sinfonica del Teatro Coccia. Coglie sia lo spirito boulevardier della nuova composizione che il brio scatenato della farsa di Rossini, senza perdere di vista il palcoscenico dove gareggiano i giovani interpreti del Progetto RossiniLab-Cantelli preparati da Giovanni Botta impegnati in entrambi i titoli: nell’operina di Schittino, Maria il soprano e poi in Rossini Berenice, la promettente Chiara Fiorani e con lei il tenore cinese, Maestro di Musica prima e Conte Alberto poi, il “bass-baritone” Matteo Torcaso, Impresario e Parmenione, il baritono russo Semyon Basalaev, Giobatta per Schettino e Martino per Rossini, il giovanissimo soprano Maria Grazia Aschei, che ha all’attivo anche la partecipazione all’edizione Sanremoyoung 2019, Lucia ed Ernestina e, finalmente, il committente padrone di casa in Valigie d’occasione e Don Eusebio ne L’occasione fa il ladro, Davide Lando.
Ben curato, grazioso lo spettacolo per la regia di Matteo Mazzoni, con la scena unica per entrambe le opere di Matteo Capobianco, i bei costumi Biedermeier curati da Silvia Lumes e le luci di Heng Sun. La produzione è nata in collaborazione con il patrocinio del Rossini Opera Festival, Fondazione Rossini ed European Opera Academy. Facile, dunque che si ripresenti e rappresenti in altri circuiti: è un sincero augurio.
Andrea Merli