Desiree Rancatore trionfa nella Traviata messa in scena nello splendido Teatro Greco di Taormina.
Nel suggestivo Teatro Greco di Taormina è andata in scena La Traviata, una coproduzione firmata dai due principali teatri siciliani: il Teatro Bellini di Catania ed il Teatro Massimo di Palermo.
Per suggellare questa collaborazione ed a contribuire in modo decisivo al trionfo di questa messa scena è stata invitata un’artista siciliana contesa dai più grandi teatri a livello internazionale, Desiree Rancatore. Il soprano palermitano si è calato nel ruolo della protagonista con una grande partecipazione, riuscendo a darne una interpretazione altamente drammatica. Il primo atto, con il suo finale brillante e la cabaletta lanciata al sovracuto, può considerarsi terreno d’elezione per la Rancatore, a suo agio fra acuti ed agilità, ma è stato nel secondo e poi soprattutto nel terzo dove la Rancatore ha reso il massimo fornendo una prova che non si esagera nel definire sublime. Grazie ad una tecnica sopraffina, all’ottimo fraseggio ed all’uso di filati e di mezze voci di straordinaria efficacia e suggestione, culminando in un “Addio del passato” da brividi che le ha procurato una grande e meritatissima ovazione da parte del numeroso pubblico. Al suo fianco il tenore Stefan Pop ha dato vita ad un Alfredo Germont molto appassionato, cantato con un bel timbro maschio, pur dosato con morbidezza e con un’emissione sicura, armonici generosi e quindi particolarmente adatto ad un teatro all’aperto. Pure scenicamente lo ha risolto con scioltezza, sebbene possieda un fisico importante.
Ottimo anche il baritono Giuseppe Altomare nel ruolo di Giorgio Germont: bella voce, emessa generosamente e fedele allo stile verdiano. Si aggiunga la nobile presenza che il ruolo impone. Bene anche i ruoli di fianco: Piera Bivona, Annina, Loredana Rita Megna, Flora, Giuseppe Esposito, Douphol e Maurizio Muscolino nella parte di Grenvil. Jordi Bernàcer ha diretto con ottimi risultati l’Orchestra del Teatro Messimo Bellini di Catania, soprattutto trattandosi di una rappresentazione all’aperto, quindi non proprio l’ideale per apprezzare tutte le sfumature della partitura. Al termine del secondo atto scroscianti applausi rivolti pure al Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania preparato da Ross Craigmile. Massimo Gasparon che ha curato l’allestimento, ha realizzato una scena fissa che ben si è armonizzata con la splendida cornice del teatro antico, realizzando una conveniente regia di stampo tradizionale assai apprezzata dal pubblico.
Alla fine, sulla scia del trionfo rivolto alla Rancatore, grande successo per tutti. C’è da augurarsi che la collaborazione tra il catanese Teatro Bellini ed il Teatro Massimo palermitano sia la strada da seguire per riportare spettacoli di qualità nello splendido Teatro Greco di Taormina, uno dei teatri all’aperto più belli al mondo.
Andrea Merli