BARCELLONA: Concerto Lirico Sinfonico, 13 novembre 2022
CONCERTO LIRICO SINFONICO
Lise Davidsen, Waltraud Meier, Iréne Theorin.
direttore Josep Pons
Orchestra Sinfonica del Gran Teatre del Liceu
Gran Teatre del Liceu, 13 novembre 2022
Città di grande tradizione wagneriana, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona c’era grande attesa per l’annunciato concerto lirico sinfonico con musiche di Wagner e con una selezione di Elektra di Strauss domenica 13 novembre. Le aspettative sono andate oltre la più rosea previsione. A teatro praticamente esaurito si sono esibite, nell’ordine il Lise Davidsen (impegnata nelle prove del pucciniano Trittico presto in scena al Liceu nella parte di Giorgetta de Il tabarro) Waltraud Meier, la quale ha annunciato il suo addio alle scene essendo questa l’ultima esibizione in suolo ispanico, e Iréne Theroin.
Durante la prima parte la Davidsen ha interpretato “Dich, teure Halle” e poi l’invocazione alla Vergine di Elisabetta del Tannhauser seducendo immediatamente l’auditorio con la sua voce splendida, ricca di armonici come poche altre e, soprattutto, con la capacità di modulare un simile tsunami vocale con mezze voci, nuances e sfumature squisite in un canto ispiratissimo.
La Meier, artista sopra ogni lode, gioca oggi chiaramente di rimessa per quanto riguarda l’emissione, che comunque è sempre controllata e sufficiente, puntando sul fraseggio e sull’accento ottenendo risultati da brivido nella scena di Waltraute dal Gotterdammerung “Hore mit Sinn”.
Iréne Theorin ha superato senza problemi il muro orchestrale – il direttore Josep Pons, in preda all’entusiasmo, ha “sforato” più di una volta coi decibel – nella Morte di Isotta, parimenti intensa e di grande spessore vocale ed interpretativo.
Nella seconda parte del concerto abbiamo ascoltato vari brani da Elektra di Richard Strauss: della scena iniziale “Allein! Ganz allein”, tutta la scena tra Elektra e Klitemnestra ed il finale, dopo l’ingresso di Oreste. La Davidsen è stata ancora una Chrysothemis di impatto, ma cantata con dolce femminilità, la Meier una Regina angosciata e sofferente, e la Theorin una poderosa, scatenata Elektra.
Ottima la prova dell’orchestra titolare del Teatro e prevedibile successo trionfale, con tanto di Standing Ovation alla fine del concerto e con visibile commozione delle tre interpreti, in particolare della Meier.
Andrea Merli