Benito Vassura, ovvero la magia del suono
Ho approfittato del passaggio a Milano, ospite nella casa museo del Conte Bonajuto, di un personaggio assolutamente eccezionale, celebre nell’ambiente musicale – specialmente discografico – sfuggito miracolosamente e fortunatamente all’attenzione morbosa dei media, pur avendo frequentato sin da bambino il Gotha musicale e non solo quello della lirica.
A sei anni incontrai per la prima volta Toscanini che passandomi una mano tra i capelli mi chiese bruscamente: Ti piace la musica? Molto! Risposi” da lì forse ha preso il via una vita ricca di aneddoti, grandi soddisfazioni professionali e fortunose coincidenze. Tutto ciò che fa pensare al “miracolo italiano” che compiono alcuni eletti i quali, pur nella loro laboriosa modestia, sono dei geni e la cui esistenza ed operato ci rende orgogliosi di essere italiani.
Benito Vassura, definito “romagnolaccio” da Federico Fellini e proclamato nel 1983 Commendatore della Repubblica da Sandro Pertini. “Squillò il telefono passate le 10 e 30 di sera: “Pronto” faccio io e dall’altra parte del filo mi sento dire “Sono il presidente Pertini”. Di rimando rispondo: “Ed io Wanda Osiris” e dall’altra parte ancora “No senta, sono davvero Sandro Pertini!” allora riconosco l’accento inconfondibile e mi prodigo in scuse e lui ridendo “Guardi che non è il solo a non crederci quando chiamo direttamente al telefono!”… ciò a microfoni spenti, ma ce ne sarebbe da raccontare ancora e per altrettante puntate!
Mi riprometto di ritornare alla carica. Per ora accontentatevi di questa impiccionesca e succosa intervista
Andrea Merli
https://youtu.be/PkH-KQgDokA
https://youtu.be/hlSbSKNk9f0