Novara:  REQUIEM K 626 – Wolfgang Amadeus Mozart, 5 aprile 2018

Novara: REQUIEM K 626 – Wolfgang Amadeus Mozart, 5 aprile 2018

Teatro Coccia di Novara

REQUIEM k626

 Wolfgang Amadeus Mozart

Direttore: Matteo Beltrami

  • Bianca Tognocchi, Soprano
  • Sofia Janelidze, Mezzosoprano
  • Jorge Juan Morata, Tenore
  • Alessandro Spina, Basso

Orchestra Sinfonica Carlo Coccia

Coro San Gregorio Magno 

M° del Coro Mauro Trombetta

Voce recitante: Lina Sastri


Quella del Maestro Matteo Beltrami, direttore principale al Teatro Coccia di Novara, è a tutti gli effetti una scommessa vinta alla grande: e cioè imporre alla programmazione del Teatro, oltre alla stagione lirica, un’equivalente stagione sinfonica, sia per mettere in rilievo le indiscutibili qualità della locale Orchestra Sinfonica del Teatro Coccia, fondata nel 1994 e che ha all’attivo tra l’altro una notevole produzione discografica, tra cui alcune novità assolute, sia per offrire alla cittadinanza una proposta musicale a 360 gradi. Dopo il primo concerto sinfonico, in cui si è apprezzata pure la partecipazione del direttore ospite Manuela Ranno, questa Messa di Requiem di Mozart ha registrato il tutto esaurito e ciò è un ottimo segnale con cui ci si auspica di vedere in cartello altra musica strumentale.

Vero è che grande richiamo è stata la partecipazione della eccezionale attrice napoletana Lina Sastri la quale, prima ha letto una pagina dal Vangelo Secondo Matteo e poi, tra il Benedictus e l’Agnus Dei, con una sconvolgente interpretazione, parte de La donna del Paradiso di Jacopone da Todi. Alle lacrime che spontaneamente le sgorgavano durante la lettura ci si è stretto il cuore a tutti noi che l’abbiamo seguita in religioso – è il caso di dirlo – silenzio, poiché rappresentava il ritratto più umano e toccante della Mater Dolorosa.

 

Oltre alla pertinenza stilistica, che ha omologato le parti autenticamente mozartiane del Requiem a quelle risaputamente apocrife composte dall’amico e allievo di Mozart, Franz Sussmayr a cui non a caso il morente Salisburghese affidò il completamento della sua Incompiuta – nell’ordine il Sanctus, il Benedictus e l’Agnus Dei, appunto, Matteo Beltrami ha proposto un’esecuzione dinamica e raffinata nel contempo, ricca per colori e dinamiche, seguito in ciò dall’ottima compagine orchestrale ed operando un vero miracolo con il Coro San Gregorio Magno che in quest’occasione si è superato in una prestazione di ottima omogeneità e precisione.

Ottimo pure il quartetto dei solisti: iniziando dalle voci gravi dell’autorevole e timbrato basso Alessandro Spina e dal bel velluto vocale e perfetta intonazione del mezzosoprano Sofia Janelidze. Il tenore Jorge Juan Morata ha pure dimostrato di avere nelle sue corde lo stile mozartiano; è piaciuto assai il giovane soprano Bianca Tognocchi, dal timbro puro e cristallino e dall’emissione morbida ed apprezzabile nel legato.

Il successo trionfale ha segnato una serata di quelle che si è felici di non aver mancato e che rimarrà impressa per sempre nella memoria.

Andrea Merli

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